Archibugio, una rivoluzione mentale!

Possiamo considerare l’archibugio la prima vera arma da fuoco portatile capace di garantire una buona precisione di tiro. Fu un’evoluzione del primitivo schioppo, che possiamo vedere nell’affresco qui sotto ⤵️

Lo scheletro con lo scoppio, particolare da Il Trionfo della Morte.

“[…] la follia umana ha imitato l’inimitabile fulmine (come dice Virgilio), e ciò che per natura scende dalle nubi, ora fuoriesce da uno strumento infernale, che, secondo alcuni, sarebbe invenzione di Archimede, al tempo nel quale Marcello assediava Siracusa; ma il mezzo che egli escogitò per garantire la libertà dei propri concittadini, per allontanare la rovina dalla patria o almeno ritardarla, questo mezzo, voi lo impiegate per opprimere con il giogo o con i massacri i popoli liberi.”

Francesco Petrarca

Di cosa sta parlando Francesco Petrarca?

Della polvere da sparo, un miscuglio di carbone, salnitro e zolfo.

Polvere da sparo, anche detta polvere nera

Il cavaliere medievale, che si era duramente allenato a maneggiare la lancia e la spada, si ritrovava all’improvviso a poter essere ucciso da un uomo d’estrazione sociale inferiore, non da un suo pari, ignorante di tattiche di guerra, un non cavaliere. Bastava che quest’uomo possedesse un archibugio!

illustrazione di Fëdor Solncev che ritrae alcuni archibugi

Gli archibugi erano pericolosi, sia da maneggiare che da trasportare e spesso potevano andare distrutti o comunque danneggiarsi in seguito ad uno scoppio accidentale.

L’affresco che vediamo qui sotto ⤵️ e soprattutto il particolare che ho riportato più in alto ⤴️ ci fa vedere come anche l’iconografia si sia adeguata ai tempi.

Il Trionfo della Morte, affresco del 1485. Facciata esterna del’Oratorio dei Disciplini, Clusone (Bergamo)

lo scheletro imbraccia un archibugio, l’artista ha preso spunto dalla realtà in cui viveva e ha riportato nell’iconografia del Trionfo della Morte l’uso della polvere da sparo.

Al centro della scena possiamo vedere la Morte (lo scheletro con la corona in testa) con in mano due cartigli spiegati. Ai lati della Morte troviamo due scheletri-ministri. Quello di sinistra sta scagliando delle frecce, quello di destra ha appoggiato sulla spalla un’arma più moderna, uno schioppetto a miccia.

Se vi interessa particolarmente questo affresco, la medievista Chiara Frugoni, di cui vi ho già parlato qui, ci ha scritto un libro: Senza misericordia. Il “Trionfo della Morte” e la “Danza macabra” a Clusone. L’ho già inserito nella mia lista di libri da comprare!