
Se pensiamo all’odierna Roma possiamo vedere che Corso Vittorio Emanuele II ripercorre il tracciato di un canale artificiale, di circa un chilometro, che dallo stagnum Agrippae, al centro del Campo Marzio, andava verso il Tevere.

Lo Stagno di Agrippa era un lago artificiale che raccoglieva le acque dell’Amnis Petronia e dell’Aqua Sallustiana proveniente dalle pendici del Quirinale.
Il bacino artificiale era circondato da banchine in muratura con una recinzione in blocchi di peperino, roccia magmatica costituita da frammenti di trachite o di tefrite e contenente leucite, di colore grigio macchiettato.
A nord vi era un ingresso monumentale con gradini di marmo in asse con le Terme Alessandrine.
Lo stagno di Agrippa era spesso luogo di feste con scenografie acquatiche. Dopo il I sec. d.C. lo stagno non fu più utilizzato e fu riempito per essere trasformato in piazza.

Da chi è stato costruito?
L’Euripo è stato costruito da Marco Vipsanio Agrippa, console della Repubblica romana e amico di Ottaviano, il futuro imperatore Augusto. Realizzò il canale insieme alla bonifica di ciò che restava della palus Caprae e alla costruzione delle Terme e dell’acquedotto Vergine.

Questa infrastruttura si chiamava Euripus Virginis:
- Euripus come il braccio di mare che separava l’isola di Eubea dalla costa della Boezia;
- Virgo come l’acquedotto che alimentava le Terme.
Oltre al controllo delle frequenti piene del Tevere l’Euripo aveva anche risvolti piacevoli. Ovidio e Seneca ci raccontano che vi era l’usanza di tuffarsi nel canale per festeggiare il capodanno.
Ad oggi sono stati individuati 7 tratti del canale artificiale:
- presso Sant’Andrea della Valle;
- alla Farnesina ai Baullari (sede del museo Barracco);
- presso il Palazzo della Cancelleria;
- in vicolo del Pavone;
- presso via del Pellegrino;
- in via dei Cesarini;
- in via Paola.
Il canale è largo 3,35 m e profondo circa 1,75 m, è realizzato in cementizio e rivestito con la malta idraulica (cocciopesto). Ai suoi lati vi erano delle banchine, formate da due filari di travertino.
L’Euripo passava tra alcuni monumenti, tra cui il sepolcro del console Aulo Irzio, morto nella battaglia di Modena del 43 a.C., e altre strutture minori. Inoltre fiancheggiava orti e giardini, fino a costeggiare il Tarentum, un’importante area sacra.

