Il portico di Livia è stato fatto costruire da Augusto per la sua amata.

Vedio Pollione, fedele amico di Augusto, era noto per la sua crudeltà. Di lui, Cassio Dione, ci racconta che diede in pasto un suo servo a dei pesci carnivori, perchè colpevole di aver rotto una coppa di cristallo. Alla sua morte, nel 15 a.C., lasciò in eredità ad Augusto la sua casa dell’Oppio. Ma l’amico la rase al suolo, affinché non rimanesse memoria di Pollione.
Sul luogo dove sorgeva la casa fece costruire una porticus, sul cui ingresso fece incidere il nome della moglie, Livia.

In seguito la stessa Livia fece costruire all’ interno del portico un tempio a Concordia, dea protettrice delle donne sposate. Da alcuni testi letterari di Strabone ed Ovidio, sappiamo che negli ambulacri (ambiente secondario al portico, sviluppato nel senso della lunghezza) dei portici c’erano delle opere d’arte, tra cui “antichi quadri”, mentre l’area scoperta era attraversata da viali ombreggiati da pergolati.
Dove si trova il portico di Livia?

La struttura si trovava a nord delle Terme di Traiano, ed occupava uno spazio di 120 x 70 m, limitato dal clivus Suburanus e dal clivus Orbius/vicus Sabuci.
Si accedeva da nord tramite una grande scalinata fiancheggiata da tabernae affacciate verso l’esterno. Sul lato sud si aprivano due ingressi minori. Sulle parte di fondo dei portici vi erano delle nicchie semicircolari e rettangolari, disposte alternativamente lungo il perimetro.

Possiamo attribuire ai portici le 20 colonne di ordine dorico, in marmo greco, riutilizzate nella vicina Basilica di San Pietro in Vincoli.

Gli ambulacri, invece, avevano una linea interne di colonne ioniche, che li dividevano in due navate (porticus duplex).

Nell’area scoperta vi erano 4 fontana quadrilobata, una per angolo, mentre al centro trovavamo un recinto che circondava un basamento con ara circolare, l’aedes Concordiae.

Scavi archeologici
Nella zona centrale sono stati messi in luce ambienti voltati a botte che fungevano da sostituzione della pendice del monte. Altri reperti che sono stati trovati sono: frammenti di fusti di colonne in marmo greco, frammenti di capitello ionico e parte del pavimento della piazza in lastre marmoree.
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