La basilica Iulia

Per basilica intendiamo un edificio pubblico, spesso in comunicazione con il Foro, che veniva utilizzato per trattare gli affari, sanare le controversie ed amministrare la giustizia. La Basilica Iulia era uno di questi.

“Paolo ha già coperto quasi del tutto la basilica situata al centro del Foro, utilizzando le medesime colonne già esistenti: ma la nuova basilica, che ha dato in appalto, la sta edificando di imponente sontuosità”

Epistole ad Attico, Cicerone
Cicerone

Cicerone ci parla di due diverse basiliche, la prima va identificata con la basilica Aemilia-Paulli, la seconda con la basilica Iulia.

La sua costruzione iniziò nel 54 a.C. e venne curata da Emilio Paolo per conto di Giulio Cesare.

Giulio Cesare

L’inaugurazione della basilica Iulia avvenne nel 46 a.C., quando i lavori non erano ancora stati ultimati, sarà infatti Augusto a terminarli.

Qualche anno dopo un incendio la distrusse, ma fu ricostruita e dedicata, nel 12 d.C., ai nipoti di Augusto, Gaio e Lucio Cesari, prendendo il nome di Basilica Gai et Luci. La vecchia denominazione rimase comunque in uso fino al periodo tardoantico. Nel 283 un nuovo incendio la distrusse e venne ricostruita da Diocleziano e Massimiano.

La basilica era sede del tribunale centumvirale, che era competente per cause relative allo stato giuridico delle persone, a questioni ereditarie e altri problemi legati alle proprietà. Il tribunale era composto da 4 sezioni che potevano riunirsi contemporaneamente.

Le arringhe più applaudite furono quelle di Galerius Trachalus, mentre all’oratore Crispus venne eretta una statua per ringraziarlo dei frequenti patrocini gratuiti.

Alcuni processi attiravano molti cittadini, in qualche occasione la folla era così numerosa da dover salire al primo piano dell’edificio per seguire le sedute che si svolgevano al piano terra.

Come era organizzata la basilica Iulia?

Della fase augustea si conserva solo la metà meridionale del pavimento della navata centrale, ma la pianta originale è documentata nella Forma Urbis.

Frammenti della Forma Urbis in una incisione di Giovanni Battista Piranesi (1756)

Nella Forma la basilica Iulia è rappresentata con due navate laterali larghe circa 5,40 m, poste intorno ad una navata centrale di 75 x 16 m. Quest’ultima era decorata con marmi di colori diversi, giallo antico, pavonazzetto, africano e cipollino, ancora oggi visibili.

Putrì di Traiano

Sulla facciata vi era un rilievo di epoca traianea (anaglypha Traiani, i plutei di Traiano) ed era articolata in archi sorretti da pilastri decorati da semi colonne di ordine dorico.

La basilica Iulia possedeva un piano superiore da cui l’imperatore Caligola gettava monete alla plebe accalcata nel foro.

La basilica Iulia
Ricostruzione della basilica Iulia

La navata centrale possedeva un ulteriore piano con pareti piene di finestre su cui erano fissate le travi della capriata controsoffitta in legno. L’edificio così raggiungeva un’altezza di circa 30 metri.

Come venne modificato l’edificio?

Diocleziano e Massimiano ne modificarono l’impianto originario:

  • Le colonne vennero sostituite da pilastri;
  • la navata centrale fu trasformata in un’aula;
  • la navata laterale rivolta verso il Foro divenne un portico, mentre sul lato verso il Velabro fu aggiunta una serie di ambienti.

Le strutture visibili oggi sono di questa basilica.

Dal 1496 l’edificio divenne una cava a cielo aperto. Questo fino al 1788-1789, quando iniziarono i primi scavi del complesso.

La basilica Iulia

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