I bottoni
I coralli erano conosciuti già nel Medioevo ed erano usati per creare gioielli e grani del rosario. Ad un certo punto furono impiegati anche per realizzare i bottoni, una novità apparsa in Italia nel XIII secolo, ma diffussasi nel secolo successivo.
Inizialmente vennero fabbricati e venduti dai gioiellieri ed usati come ornamento dalle donne, che erano disposte a spendere molto per averli, così tanto da incorrere in leggi contro il lusso.


Il novellista italiano Franco Sacchetti (l’abbiamo già incontrato qui) ci racconta delle fatiche del giudice Amerigo degli Amerighi da Pesaro. Questi aveva il compito di frenare l’uso degli ornamenti delle donne.
“Signori miei, io ho tutto il tempo della vita mia studiato per per apparar ragione, e ora, quando io credeva sapere, qualche cosa, io truovo che io so nulla, però che cercando degli ornamenti di vietati alle vostre donne per gli ordini che m’avete dati, si’ fatti argomenti non trovai mai in alcuna legge, come sono quelli ch’elle fanno; e fra gli altri ve ne voglio nominare alcuni.”
Il Trecentonovelle, Sacchetti
“ E si truova una donna col becchetto frastagliato avvolto sopra il cappuccio; il notaio mio dice: “ditemi il nome vostro; però che avete il becchetto intagliato”; la buona donna piglia questo becchetto che è appiccicato al cappuccio con uno spillo, e recarselo in mano, e dice ch’egli è una ghirlanda. Or va più oltre, truova molti bottoni portare dinanzi; dicesi a quella che è trovata: “Questi bottoni voi non potete portare”; e quella risponde: “Messer si, posso, ché questi non sono bottoni, ma sono coppelle [bottoni concavi], e se non mi credete, guardate, e’ non hanno picciuolo, e ancora non c’è niuno occhiello”.”
Il Trecentonovelle, Sacchetti
Queste donne erano proprio determinate ad indossare i bottoni e trovavano ogni tipo di scappatoia pur di farlo, e menomale! Immaginate un mondo senza bottoni….
Ottone Rame Vetro
Col passare del tempo la funzione pratica dei bottoni passò in primo piano quindi iniziarono ad essere realizzati in ottone, rame e vetro.
Come i bottoni hanno cambiato la moda medievale
Grazie ai bottoni per la prima volta le donne del XIII secolo potettero indossare vestiti aderenti che slanciavano la figura e modellare le maniche rendendole strette ed aderenti al braccio.

Allo stesso tempo, tuttavia, desideravano sfoggiare grandi quantità di tessuto, perchè era sinonimo di ricchezza, quindi si diffuse lo strascico e la sovrapposizione di diversi capi, in modo da usare grandi quantitativi di stoffa.
“È un altro paio di maniche”
I bottoni, oltre a permettere di aprire e chiudere lo scollo dei vestiti e delle maniche, permisero addirittura di staccare quest’ultime.

È proprio al medioevo che dobbiamo il detto “è un altro paio di maniche”. Per necessità o per vanità le maniche potevano essere staccate dall’abito. Solitamente in casa si indossavano maniche più modeste, quando si usciva invece si usavano quelle più eleganti e ricercate.
Nel Medioevo il bucato era un compito molto impegnativo, che veniva rimandato il più possibile. Esisteva il sapone, ma per i panni sporchi veniva usata la cenere con l’acqua calda.
Donne ricche e regine
In questo caso le maniche non erano staccate per fare il bucato o altri lavori pesanti, ma per moda. Secondo un’usanza abbastanza diffusa le dame donavano una manica al loro cavaliere preferito 🥰, che la legava alla corazza, come se fosse stato uno stendardo svolazzante.

Troviamo una testimonianza di questo nel romanzo Erec e Enide di Chrétien de Troyes.

“ Che spettacolo di bandiere vermiglie, di veli e di maniche turchine o bianche donate in segno d’amore! Che adunata di lance tinte d’azzurro o di sinopia, d’oro d’argento o d’altro colore, listate o chiazzate!”
Così lo scrittore francese descriveva l’inizio di un torneo.
Nel 1297 Violante di Sicilia fu derubata da un ladro, che indovinate un pò cosa le rubo? Una delle sue preziose maniche!
Come venivano unite le maniche al resto dell’abito?
Già dal Duecento erano unite con nastri e bottoni.

In questo dipinto possiamo vedere tutti tipi di allacciatura:
- Il baro lascia la parte terminale dei nastri sciolta;
- la giocatrice ha le maniche attaccate con dei bottoni;
- il giovane a destra ha le maniche chiuse da nastri e fiocchi.

Un’altra testimonianza sulle maniche staccabili ci arriva da Santa Caterina da Siena e da uno dei tanti atti di carità. Caterina aveva donato ad un ragazzo seminudo, che in realtà era Cristo sotto mentite spoglie, la propria tunica di lana senza maniche. Accondiscendendo alle richieste del giovane, che reclama un indumento i stoffa lo portò in casa, dove gli diede la biancheria del padre e dei fratelli. Ma il giovane continuò a chiedere delle maniche, perchè cosa se ne faceva di una tunica senza maniche? La santa cercò per tutta casa finché non trovò la veste nuova della domestica e ne staccò le maniche per darle al ragazzo.
Questa è la storia di come i bottoni abbiano cambiato la moda medievale. Spero che questi argomenti incuriosiscano anche te.
Se vuoi sapere cosa indossavano sotto gli abiti nel Medioevo, puoi leggere questo articolo!
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