Strano a dirsi, ma stiamo parlando della forchetta. Nonostante le fonti scritte spesso ne parlino, difficilmente troviamo delle sue rappresentazioni. L’abitudine generale nel Medioevo era quella di mangiare insieme, con qualche piatto da portata, bicchieri e dei coltelli per tagliare la carne.
“Strumento di mollezza e perversione diabolica”
Così la definivano gli uomini di Chiesa. San Pier Damiani (1007-1072), riformatore e moralizzatore della Chiesa del suo tempo, non fu molto carino nei confronti della principessa bizantina Theodora Anna Doukaina (1058-1083), andata in sposa a Domenico Selvo, doge veneziano. La principessa usava la forchetta, i tovaglioli e altre raffinatezze d’uso in oriente, di lei San Pier Damiani ci dice:
“ Non toccava le pietanze con le mani ma si faceva tagliare il cibo in piccolissimi pezzi dagli eunuchi. Poi li assaggiava appena portandoli alla bocca con forchette d’oro a due rebbi”.
Theodora è morta per una malattia degenerativa e questo fu visto dai suoi contemporanei come una punizione divina per il suo atteggiamento “altezzoso”.
Lotario dei Conti di Segni, poi papa Innocenzo III, (1160-1216) nel suo testo religioso “De miseria humanae condicionis” Sembra non apprezzare l’uso della forchetta e di altre “frivolezze” del genere.
“Cosa c’è di più vano che ornare la mensa con tovaglie decorate, con coltelli dal manico d’avorio, con vasi d’oro, con ciotole d’argento, con coppe e bicchieri, crateri e catini, con scodelle e cucchiai, con forchette e saliere, con bacili e orci, con scatole e ventagli? […] Sta scritto infatti: Quando l’uomo morirà non porterà con sé nulla di tutti ciò, e la sua gloria non scenderà con lui”.
Niente da fare, le forchette proprio non gli piacevano!
Attestazioni iconografiche

In questa miniatura possiamo vedere Re Rotari (606-652) a mensa che impugna una forchetta.
Pranzo con coltello e forchetta, disegno colorato, inizi dell’XI secolo Un ricco banchetto, disegno colorato, inizi dell’XI secolo
In questi due disegni, ispirati al De Universo di Rabano Mauro (vi parlo di un suo manoscritto in questo video), vediamo dei commensali che impugnano la forchetta.

Guardando bene questa miniatura possiamo notare sulla tavola una forchetta. La sua raffigurazione sembra molto realistica se confrontata con la foto qui sotto, che raffigura delle forchette medievali conservate al museo Horne di Firenze.

La diffusione della pasta, influì sull’uso della forchetta, perchè questo strumento rendeva più semplice infilzare questo nuovo cibo, che se cotto troppo, diventa scivoloso.